Film Stampati in Flessografia
Nell’imballaggio flessibile è spesso possibile trovare film stampato.
L’esigenza più frequente è quella di riportare sulla confezione una serie di dati e informazioni obbligatori per legge (nome del produttore e del prodotto, peso o pezzatura, ingredienti, tabella nutrizionale, eventuale presenza di sostanze allergeniche, modalità di conservazione e di consumo, marchiature e bollini CE, eventuali restrizioni d’uso, indicazioni per lo smaltimento e/o il riciclo dell’imballaggio flessibile ed altro ancora).
Si può adempiere a questi obblighi applicando alla confezione neutra un’etichetta adesiva in carta. Questa soluzione è valida laddove gli elementi variabili siano moltissimi (ad esempio alimenti con vari gusti e varianti che implicano una vasta gamma di ingredienti e quindi con gran numero di diciture relative agli ingredienti), e i lotti produttivi limitati. Negli altri casi l’applicazione dell’etichetta (l’etichetta in sè, la sua stampa, e l’uso della macchina che la applica al prodotto) è una operazione non conveniente in quanto di solito assai più costosa della realizzazione di un film stampato.
L’indicazione delle diciture obbligatorie per legge diventa quindi il motivo principale per cui si ricorre al fim stampato. Ma la stampa dell’imballaggio flessibile, se realizzata in maniera intelligente, a nostro avviso può essere usata in modo assai più proficuo, e trasformarsi da incombenza noiosa da sbrigare ad opportunità da sfruttare: trasformare un punto di debolezza aziendale in un punto di forza per il marketing.
Quasi sempre i prodotti confezionati, per essere venduti, sono posizionati negli scaffali di vendita dei supermercati. Sono messi fianco a fianco con altri prodotti in diretta concorrenza tra di loro. L’acquirente vuole avere la possibilità di scegliere tra più alternative, e tutte devono essere raggruppate in un’unica area.
Come fare a convincere il consumatore ad acquistare il Vostro prodotto?
Esistono diverse tecniche di marketing del prodotto: fare pubblicità nelle televisioni, alla radio, o sui giornali, fare promozione nel punto vendita facendolo provare agli acquirenti, concedere sconti o particolari condizioni di vendita al supermercato, contrattare con il supermercato gli spazi espositivi al fine di disporre il prodotto nella posizione migliore sono alcune azioni, ma naturalmente molte altre sono possibili.
Molte di queste politiche commerciali sono precluse alle piccole aziende per problemi di costi e di risorse. Spesso anche le azioni di marketing più economiche possono avere costi rilevanti (non sostenibili) e sovente non perdurano, ma sono limitate nel tempo e nello spazio.
Ma la vestizione del prodotto, la sua presentazione, il suo confezionamento è una attività che si fa una volta e se ben fatta può durare per un periodo di tempo assai lungo. Con un investimento molto limitato si ottiene un effetto prolungato, e se è stato ben fatto sarà anche molto efficace.
Come fare un bel confezionamento?
Andreste ad un appuntamento galante, ad un matrimonio, ad un colloquio di lavoro vestiti di stracci? Con la camicetta di un colore e la gonna spaiata? Con i pantaloni al ginocchio e la giacca di 4 taglie più grande? Forse qualche eccentrico lo fa, ma la maggior parte delle persone in queste occasioni ha piacere di mostrarsi nel suo aspetto migliore, per fare una ottima impressione al suo interlocutore. Il confezionamento dei prodotti risponde a logiche analoghe. Il prodotto deve essere presentato al meglio, per invogliare almeno al primo acquisto. Se poi il prodotto è buono, le promesse implicite della confezione mantenute, il prezzo è giusto, il riacquisto sarà più che probabile.
Purtroppo vediamo tante confezioni mal eseguite, con disegni raffazzonati, con fotocolor che sono peggiori del prodotto contenuto (e magari il prodotto è in bella vista nella finestra trasparente lasciata aperta sulla confezione), con un uso o striminzito o ridondante, eccessivo di colori, con una vestizione inadeguata del prodotto (o insufficiente o troppo coperta), con diciture e testi in italiano pieni di errori.
Pensate davvero che il consumatore non colga questi dettagli?
Probabilmente non si soffermerà ad analizzare i singoli punti, ma la sensazione di sciatto, povero, raffazzonato, fatto tanto per fare verrà sicuramente percepita e sarà automaticamente associata al prodotto stesso, svilendolo.
C’è poi chi, sulla scia del successo del leader del mercato decide di fare un incarto analogo, magari ancora più sofisticato. Può essere che il leader di mercato sia una grande azienda e riesca perciò ad azionare tutte le leve di marketing del prodotto, ivi compresa la pubblicità televisiva. In questo caso si può competere solo con il packaging?
Quante volte abbiamo visto copiare il market leader, scimmiottando confezioni di successo, con risultati e vendite deludenti, e spuntando prezzi di vendita molto più bassi?
Il nostro parere è che il confezionamento non deve copiare quello del leader del mercato, ma deve essere originale, esprimere l’identità del produttore.
Le funzioni evolute che, a nostro avviso, la stampa personalizzata dell’imballaggio flessibile può dare alla confezione sono:
- dare identità al prodotto (che riflette l’identità del produttore),
- indurre al primo acquisto,
- negli acquisti successivi far riconoscere facilmente il prodotto dal consumatore,
- far individuare rapidamente il prodotto nello scaffale,
- fidelizzare gli acquisti di quel prodotto,
- instaurare una fedeltà al marchio,
- promuovere gli acquisti di altri prodotti dello stesso marchio o della stessa azienda per mezzo di una linea grafica comune.
Come ottenere tutto questo?
Beh, c’è forse un unico abito adatto ai matrimoni, al colloquio di lavoro e all’appuntamento con la morosa? Non bisogna anche considerare il genere, la struttura fisica e la taglia delle persone? Pure nel confezionamento la risposta deve essere personalizzata, progettata sulle esigenze del prodotto, dell’azienda e del mercato di vendita. Partendo da questi presupposti bisogna creare una confezione attraente ed efficace, che va sviluppata insieme: cliente, agenzia grafica o pubblicitaria, fornitore di imballaggi flessibili, service di realizzazione dei clichè.
La nostra ditta stampa in flessografia dal 1969. Oggi la stampa viene realizzata in flessografia a tamburo centrale (fino a 6 colori), impiegando polimeri digitali o maniche incise. Questa tecnologia permette di contenere i costi di impianto, ed è particolarmente conveniente anche sulle basse tirature. L’esperienza consolidata, la standardizzazione dei parametri di processo, l’affinamento delle procedure e l’uso di polimeri digitali consentono di ottenere una ottima qualità grafica sia per lavori impegnativi (risoluzione fino a 48 linee a centimetro), che per lavori semplici.
La stampa personalizzata in flessografia viene eseguita su commessa. I film così realizzati vengono utilizzati per il confezionamento industriale di moltissimi prodotti alimentari: prodotti da forno, merendine e snacks, biscotti, panettoni e focacce, grissini, crackers, pane, patatine fritte, gelati, caramelle, cioccolata, uova di Pasqua, frutta secca, frutta e verdura fresca, mozzarelle, formaggi, panini confezionati, tramezzini, nonché di prodotti non alimentari: pennelli, tovaglioli e fazzoletti di carta, carta e articoli di cancelleria, coriandoli e stelle filanti, componenti per mobili, saponi, mollette da bucato, panni per la pulizia della casa.
Il soggetto può essere eseguito con disegni o bozzetti semplici preparati dal cliente (ad esempio stampa del logo, del nome del prodotto, della ragione sociale ed indirizzo, delle diciture di legge), o con grafiche più sofisticate (fotocolor, fondi pieni, quadricromie) predisposte da studi grafici o pubblicitari.
In caso di dubbi o incertezze i nostri incaricati sono in grado di fare consulenza di packaging suggerendo soluzioni attraenti ed economiche. Inoltre sono disponibili molti soggetti con diverse realizzazioni da cui trarre spunto. Infine si può far predisporre delle soluzioni grafiche preliminari e fare dei prototipi di vestizione del prodotto per valutare l’effetto prima di andare in stampa.
Si possono eseguire disegni a tratto, quadricromie di ottima qualità, soggetti misti (tratto più quadricromia), fondi pieni, fondi pieni a reverse, colori metallizzati, colori opacizzati.
Sono stampabili i film di polipropilene biorientato, coestruso e laccato trasparente, cavitato bianco e bianco in massa, biorientato metallizzato e coestruso metallizzato; il cellophane permeabile, laccato, bianco, metallizzato; il poliestere trasparente e metallizzato; il polietilene trasparente e bianco, nonché tutti gli accoppiati.
Si possono ottenere bobine per macchine confezionatrici orizzontali (HFFS – Horizontal Form Fill Seal), verticali (VFFS – Vertical Form Fill Seal), per overwrapping, per cellofanatrici per caramelle, per incartatrici per uova di Pasqua; fogli, fogli capettati, fogli tagliati a registro con la stampa, bobine monopiega, bobine piane, rotoli, in film piano e microforato.
Non è possibile dare indicazioni di prezzo perchè le variabili in gioco sono troppe: il tipo di film, il numero di colori, la coprenza, la tiratura, la complessità del lavoro grafico. Per avere delle quotazioni è necessario mandare una richiesta con il tipo di film necessario all’imballaggio flessibile e un’indicazione del soggetto da stampare (un file con la grafica, oppure una bozza disegnata a mano, una fotografia o altro). Verrà elaborato un preventivo di costo e trasmesso un dettagliato capitolato d’offerta con prezzi differenziati a seconda del quantitativo di ordine e tutte le altre condizioni commerciali.
Per la prima fornitura gli impianti stampa saranno addebitati al costo. E’ nostra politica addebitare al cliente solamente la spesa viva sostenuta. Le somme addebitate recuperano solo parzialmente i nostri costi e pertanto fotopolimeri digitali, maniche incise, e files elettronici resteranno comunque di nostra proprietà e non saranno in alcun modo messi a disposizione del cliente. In caso di ristampa tale costo non verrà addebitato se il soggetto non presenta variazioni.
Attenzione: In generale il film stampato è idoneo al contatto con gli alimenti come prescritto dal D.M. 21.03.1973, nonché dai Regolamenti CE n. 1935/2004, CE n. 2023/2006, UE n. 10/2011, e successive modifiche, solamente dal lato non stampato. Vengono inoltre soddisfatti i requisiti di legge in merito all’etichettatura, alla tracciabilità e alla rintracciabilità. L’idoneità al contatto alimentare del film stampato deve tuttavia essere verificata nello specifico in base alle caratteristiche del materiale e della stampa. Una specifica dichiarazione in tal senso verrà rilasciata su richiesta.
Per ulteriori informazioni scrivete, telefonate, mandate un fax o una email a:
A. Peruzza srl – via Portelle 1 – 31010 Mareno di Piave – Tv – Italia
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